Per gli amanti dei musei, Londra è difficile da battere. Alcuni dei migliori musei del mondo sono qui e nessun’altra città vanta così tante voci nella top ten dei musei più visitati al mondo. La National Gallery è uno di questi. Con una collezione di oltre 2300 dipinti, qui sono esposti tutti gli stili pittorici, i generi e i movimenti artistici compresi tra il XIII e l’inizio del XX secolo.
Non so voi, ma uno dei contrattempi che spesso incontro quando vado in un museo esteso come la National Gallery , è che mi perdo facilmente e finisco per non riuscire a vedere alcune delle cose più interessanti. Ecco perchè può risultare utile avere qualche indicazione sui pezzi che devono essere visti. Alla National Gallery ogni stanza meriterebbe almeno una mezza giornata. Tuttavia pochi di noi hanno cosi tanto tempo a disposizione, ecco perchè ho pensato di proporvi una piccola, ma accuratamente selezionata, lista di capolavori. La mia selezione inevitabilmente risulterà incompleta e manchevole (come potrebbe essere altrimenti?). Tuttavia prendetela come uno spunto, un punto di partenza, dal quale cominciare una vostra personale esplorazione.
La National Gallery, una collezione per tutti
Nell’aprile 1824 la Camera dei Comuni di Londra accettò di pagare 57.000 sterline per la collezione di quadri del banchiere John Julius Angerstein. Questi trentotto dipinti erano destinati a formare il nucleo di una nuova collezione nazionale creata per il godimento e l’educazione di tutte le classi sociali. L’attuale edificio, che ha subito diverse modifiche nel corso degli anni, venne costruito nel 1838. La sede su Trafalgar Square venne scelta perchè era facilmente raggiungibile sia dalle classi abbienti da West London, sia dalle classi popolari che abitavano l’East End. Fin dalla sua fondazione infatti la Galleria si è impegnata a garantire l’accesso ad un ampio e variegate pubblico, grazie all’ingresso gratuito, alla posizione centrale ed agli orari di aperture prolungati.
Organizzazione delle Gallerie
La National Gallery suddivide i dipinti in quattro aree principali.
Zona blu, situata nell’Ala Sainsbury, dipinti dal 1200 al 1500: qui si trovano, tra gli altri, Raffaello, Piero Della Francesca, Botticelli e Leonardo Da Vinci.
Zona rossa, dipinti dal 1500 al 1600: vi si possono ammirare, per esempio, opere di Tiziano e Michelangelo.
Zona viola, dipinti del 1600-1700: qui ammirerete dipinti della scuola fiamminga, tra cui Rubens, Van Dyck, Vermeer e Rembrandt. Oltre a capolavori di maestri italiani e spagnoli, come Caravaggio e Velazquez.
Area verde, dipinti dal 1700 al 1930: qui si possono ammirare autori inglesi come Turner e Constable, ma anche gli splendidi scorci di Venezia di Guardi e Canaletto. Fino alla stanza degli Impressionisti.
I capolavori imperdibili della National Gallery
N.B. Per semplicità ho mantenuto il titolo dell’opera in inglese cosi come lo trovate esposto nelle gallerie.
1. The Virgin of the Rocks
Leonardo da Vinci- Room 66
Esistono due versioni di questo dipinto, l’altra (precedente) è conservata al Louvre. Le due opere sono simili ma non uguali; in entrambe al centro si trova la Madonna, che con il braccio fa un gesto di protezione verso il piccolo san Giovanni, a sua volta inginocchiato e in preghiera verso Gesù Bambino. Un angelo si trova dietro di lui. Le quattro figure sono collegate tra loro da gesti e sguardi. Le differenze tra i due dipinti sono state fonte di grande discussione tra gli studiosi. La figura più modificata è l’angelo, che nella versione della National Gallery non guarda più verso lo spettatore “invitandolo” nella sacra rappresentazione e non fa l’insolito gesto di indicare il Battista.
2. The Toilet of Venus (Venus Rokeby)
Diego Velázquez – Room 30
Opera di uno dei più eminenti pittori spagnoli di tutti i tempi, questo è un raro esempio di nudo della pittura spagnola, per secoli restia a creare nudi femminili. Osservate il contrasto cromatico fra i toni caldi della parte alta e quelli freddi della parte bassa. I colori delle lenzuola grigie-azzurrine, dei tendaggi rosso carminio e dello sfondo fanno risaltare ancor di più la carnagione della dea.
3. Whistlejacket
George Stubbs – Room 31
Whistlejacket era un cavallo vero, in carne ed ossa. Vinse diverse corse molto importanti ed il suo proprietario, il marchese di Rockingham, ne era cosí orgoglioso che incaricò l’artista George Stubbs di dipingerne un ritratto. Perchè di questo si tratta: di un vero e proprio ritratto di un cavallo, quasi a misura reale. È dipinto con le zampe anteriori che si innalzano a ‘levade’ in uno stile simile a molti ritratti equestri dell’epoca, ma invece di condividere lo spazio con un re od un eroe di guerra, Whistlejacket ottiene la tela tutta per sé . Nemmeno lo sfondo di un paesaggio è stato aggiunto, per non distrarre l’attenzione dal maestoso equino.
4. The Ambassadors
Hans Holbein the Younger – Room 12
Questo dipinto è famoso per il suo esempio di anamorfosi: provate ad individuare il teschio, nella parte bassa dell’immagine, che può essere visto solo se ci si sposta da un lato o se lo si guarda con uno specchio speciale. Fu dipinto nel 1533, alla corte dei Tudor. Holbein era famoso nel XVI secolo come uno dei migliori ritrattisti del Rinascimento. In questo dipinto, i suoi talenti sono evidenti non solo nei volti di gli ambasciatori, ma anche nei vari oggetti simbolici disseminati nell’ambiente.
5. The Supper at Emmaus
Caravaggio – Room 32
La scena rappresenta il momento in cui, dopo essere risorto ma non ancora riconosciuto, Gesù si rivela a due dei suoi discepoli. Si tratta di un soggetto ideale per Caravaggio, maestro degli effetti di luce e teatralità. Particolarmente interessante è il modo in cui Caravaggio orienta le figure della composizione, facendo sentire l’osservatore parte della rappresentazione stessa.
6. The Baptism of Christ
Piero della Francesca – Room 53
Da alcuni è stato definito il dipinto “più perfetto” della Galleria. Piero delle Fancesca fu un grande matematico oltre ad essere uno stimatissimo pittore. Contribuì in maniera fondamentale al perfezionamento dello studio della prospettiva in campo pittorico, fu uno dei primi ad utilizzare basi matematiche per definire la bellezza della natura. Il dipinto della National Gallery combina in maniera affascinante il razionale ed il mistico, regalando un’atmosfera ricca e complessa.
7. Doge Leonardo Loredan
Giovanni Bellini – stanza 55
Rigido e austero, il Doge di Venezia fissa lo sguardo verso qualcosa che va oltre l’osservatore. Si tratta di una delle rappresentazioni più convincenti dell’autorità risoluta e imperiosa. Cogliete questa occasione di trovarvi a pochi centimetri da questo capolavoro, per osservare da vicino gli straordinari dettagli del viso e dell’abito riccamente decorato.
8. Venus and Mars
Sandro Botticelli – Room 58
Il significato del dipinto è oscuro, ma quasi probabilmene va letto secondo le tematiche filosofiche dell’Accademia Neoplatonica. In particolare potrebbe rappresentare uno degli ideali cardine del pensiero neoplatonico: l’armonia dei contrari, costituita qui dal dualismo Marte-Venere. La composizione è estremamente bilanciata e simmetrica. I personaggi sono di una bellezza perfetta ed ideale, tipica dello stile del Botticelli.
9. The Arnolfini Portrait
Jan van Eyck – Room 63
Questo squisito dipinto mostra il mercante Giovanni di Nicola Arnolfini e sua moglie vestiti con il vestito alla moda della Bruges del XV secolo. Dipinto pieno di simboli, allusioni e mistero. Osservate con attenzione lo specchio convesso nella parete dietro la coppia per cogliere particolari inaspettati. Per anni la possibile gravidanza della donna è stata oggetto di scrutinio pubblico, tuttavia sembra probabile che sia solo il tessuto arricciato del suo abito che causa quel rigonfiamento del ventre. Curiosamente l’autore firma il proprio lavoro scrivendo sul muro dietro la coppia. “Jan van Eyck fu qui nel 1434”.
10. A Woman bathing in a Stream
Rembrandt – Room 22
Il dipinto del 1654 la Giovane donna che si bagna in un ruscello è da sempre una delle opere più amate dell’artista. Con pennellate veloci e corpose, Rembrandt ti mostra una giovane che si alza la veste per fare il bagno in un laghetto e osserva sorridendo il proprio riflesso. È un’immagine molto intima e spontanea, tanto nella posa che nella tecnica pittorica usata. Non ci sono certezze sul soggetto: alcuni studiosi vi riconoscerebbero il bagno di Betsabea, mentre altri sostengono che la donna nel dipinto sia Hendrikje, la compagna di Rembrandt.
Informazioni pratiche
La National Gallery si trova nel pieno centro di Londra, a Trafalgar Square (fermata metro Charing Cross). È aperta tutti i giorni dalle 9 alle 18 (il venerdì fino alle 21). Gli orari possono leggermente variare in base alle stagioni, date sempre un’occhiata al sito ufficiale.
L’ingresso all’esposizione permanente è gratuito. Occasionalmente ci sono esposizioni temporanee a pagamento. In questo periodo (post lockdown) è necessario prenotare in anticipo i biglietti online con l’orario di ingresso. Siate puntuali, non verrete fatti entrare senza biglietto o se arrivate in ritardo.
Il museo ospita un ristorante, due coffee shops e tre negozi di souvenir. Vi consiglio davvero di fermarvi a curiosare nei negozi all’interno del museo: vendono oggetti molto interessanti ed unici (molti dei quali creati appositamente per il museo). Comprare qui ha diversi vantaggi: i prodotti sono di buona qualità e sono unici ed introvabili altrove. Potrete portarvi a casa qualcosa di diverso dal solito portachiavi con la cabina telefonica rossa 😉. Inoltre col vostro acquisto contribuirete al mantenimento di questo bellissimo museo che sopravvive anche grazie alle piccole donazioni dei visitatori. Non mi stancherò mai di ripetere che potete offrire il vostro contributo anche solo decidendo di bere un caffè dentro al museo, invece di dirigervi nel primo Starbucks!
La National Gallery è uno di quei posti dove potrei passare giornate intere! Anni fa vi vidi due mostre stupende su “Mantegna e Bellini” e Lorenzo Lotto. Oltre ai quadri che tu citi e che valgono da soli la visita, posso suggerire l’Allegoria della prudenza di Tiziano, La battaglia di San Romano di Paolo Uccello, il Ritratto di Giulio II di Raffaello, Venere e Cupido del Bronzino. Purtroppo al momento non è in mostra una piccola Maddalena di un pittore sconosciuto ai più, Savoldo, che io trovo bellissima.
Hai ragione Marina, la National Gallery è ricolma di opere stupende. Impossibile accontentarsi di una sola visita!