Deliziosa cittadina sede della seconda diocesi più antica d’Inghilterra, Rochester si trova sul fiume Medway, a circa un’ora di distanza a est di Londra. Vanta un castello fortificato di epoca medioevale, un’imponente cattedrale e un suggestivo centro storico. Ogni anno ospita un festival dedicato ad uno dei suoi cittadini più illustri: Charles Dickens.
Il centro di Rochester non è particolarmente grande e quasi tutte le attrazioni più interessanti si concentrano attorno alla vivace High Street. Un paio d’ore saranno sufficienti per visitarla, ma vi consiglio di prendervi un pò più di tempo per fermarvi a mangiare in uno dei bei localini del centro e per esplorare gli interessanti negozi indipendenti.
Una passeggiata per Rochester
La nostra passeggiata inizia da sud, dal punto in cui la High Street incrocia la A2. Da qui High Street diventa pedonale e i suoi lati sono un susseguirsi di negozi, tea room, pub ed edifici storici. Sorprendentemente vedrete pochissime catene e moltissimi negozi indipendenti dove curiosare tra prodotti originali. Un consiglio: non snobbate i vari charity shop, nonostante abbiano vetrine meno accattivanti rispetto ai tradizionali negozi, vi si possono trovare oggetti davvero belli a prezzi insuperabili. Bisogna solo avere un po di occhio per individuare le gemme nascoste!
Procedendo verso nord la strada diventa sempre più graziosa. Dopo circa 3-400 metri vedrete sulla vostra destra un’imponente casa di mattoni rossi, Eastgate House.
Eastgate House
Eastgate House è uno dei tesori di Rochester, una residenza elisabettiana risalente al 1591. Nel XVI secolo fu la residenza di un alto ufficiale del Royal Tudor Dockyard e nel XIX secolo è stata un collegio e un ostello.
Questo caratteristico edificio attirò l’attenzione di Charles Dickens, che la fa apparire in almeno due delle sue opere: sotto il nome di Westgate nei Pickwick Papers e come la casa delle monache nel Mistero di Edwin Drood. La casa è visitabile ma gli orari di aperture sono limitati (trovate le informazioni aggiornate sul sito dell’Ente del Turismo).
Anche se deciderete di non visitarla, non tirate dritto ma dirigetevi verso il piccolo giardino sul retro, dove vi aspetta una sorpresa.
Lo Chalet Svizzero
Nei giardini vi aspetta qualcosa di davvero inaspettato per una tranquilla cittadina di provincia inglese: uno chalet svizzero in piena regola! Cosa ancora più sorprendente è che questo piccolo chalet apparteneva a Charles Dickens.
La storia è alquanto curiosa. Questa baita svizzera fu un dono di Natale da parte di Charles Fechter, un amico attore. Arrivò impacchettato nel 1864 alla stazione di Higham in 58 scatole (stile IKEA!). A Dickens piacque cosi tanto che non solo decise di “rimontarlo” nel suo giardino, ma ne fu cosi ispirato che scrisse al suo interno alcune delle sue opere più famose.
Lo chalet venne trasferito qui da Gad’s Hill negli anni ’60. Al momento è chiuso al pubblico e c’è in atto una raccolta fondi per un restaurarlo.
Ora torniamo sulla High Street e procediamo verso nord, la parte a mio parere più graziosa e vivace. In alcuni punti è cosi pittoresca che sembra un set cinematografico d’epoca. Molte case storiche sono state conservate, dai cottage in stile Tudor alle abitazioni del XVII e XVIII secolo. Diversi negozi di antiquariato e una deliziosa libreria di libri antichi sono alcune delle tentazioni che troverete sulla strada.
Il castello di Rochester
Avvicinadovi all’estremità nord della strada, voltando sulla destra vi troverete di fronte uno degli edifici piu importanti di epoca normanna del Regno Unito, il Rochester Castle. Nel 1087 Gundulf, vescovo di Rochester iniziò la costruzione del castello. Uno dei più grandi architetti di Guglielmo il Conquistatore, Gundulf fu anche responsabile della Torre di Londra. Gran parte di ciò che è visibile del perimetro murato è rimasto intatto da allora.
In alcuni punti le mura del mastio sono spesse quattro metri, e queste furono messe a dura prova durante tre violenti assedi. In particolare nel 1215, quando il castello era diventato sede di baroni ribelli, il castello subì un epico assedio da parte di re Giovanni. Dopo aver demolito le mura più esterne, non riuscendo con cannoni e altra artiglieria a demolire il secondo, e più robusto, perimetro di mura, Re Giovanni decise di utilizzare un’altra tecnica. Usò il grasso di 40 maiali per accendere un enorme fuoco in un tunnel scavato sotto il mastio, facendo così crollare l’angolo meridionale. Tuttavia nemmeno questo riuscì a ottenere la conquista del castello. Le mura del castello resistettero, ciò che sconfisse i Baroni ribelli alla fine fu la mancanza di cibo. Dopo due mesi di assedio morirono letteralmente di fame.
Oggi fortunatamente si respira un’aria molto piu tranquilla nel prato attorno al castello, dove durante i mesi estivi si tengono spettacoli teatrali e cinematografici all’aperto.
Proprio di fronte al castello si trova l’imponente Cattedrale.
La Cattedrale
La cattedrale di Rochester è la seconda più antica d’Inghilterra (la prima è Canterbury). L’attuale edificio risale al lavoro del monaco francese Gundulf (sì esatto, lo stesso responsabile della costruzione del castello) nel 1083. È considerata uno degli esempi più belli di architettura normanna nel Regno Unito.
La nostra passeggiata per Rochester è quasi terminata ma tornando verso la direzione dalla quale siamo partiti non passiamo sulla High Street, imbocchiamo le tranquille stradine dietro la cattedrale. Attraversiamo il piccolo parco The Vines fino a sbucare su Crown Lane. Qui si trova Restoration House, un imponente esempio di casa elisabettiana che ispirò Dickens. In Grandi Speranze, uno dei suoi romanzi più famosi, Satis House, la casa di Miss Havisham è infatti la copia esatta di Restoration House.
Dove mangiare
Se durante il percorso vi viene un languorino, il centro offre ampia scelta di locali dove mangiare, dalle classiche tea room ad autentici pub e graziose brasserie.
Un buon posticino per una sosta è The Cheese Room. Noi lo abbiamo scelto sia per il menù, che per la posizione. Abbiamo infatti visitato Rochester in una soleggiata giornata di Maggio e non abbiamo potuto resistere ai tavolini all’aperto strategicamente posizionati nella graziosa piazzetta pedonale con vista sul castello e sulla cattedrale. Tra le varie scelte offerte dal menù noi abbiamo optato la degustazione di formaggi inglesi (ebbene sì, gli inglesi non producono solo lo Stilton!) accompagnati da crostini e chutney.
Il festival dedicato a Dickens
Come avrete capito Rochester è strettamnete legata a Charles Dickens che qui visse durante l’infanzia, prima di trasferirsi a Londra. L’affetto per questi luoghi rimase intatto tutta la vita tanto che, molti anni dopo quando era ormai diventato uno scrittore famoso, fu in questa zona che acquistò una residenza per vivere con la famiglia.
Ogni anno, il primo fine settimana di dicembre Rochester rende onore al suo cittadino più illustre organizzando il Dickensian Festival: una pittoresca parata in costume (con tutti i personaggi dei libri di Dickens) spettacoli di strada, letture, canti e balli. Tutta la cittadina si addobba per un Natale in stile vittoriano.
Come arrivare a Rochester
Ci sono treni diretti sia da Victoria Station che da St Pancras che in meno di un’ora vi porteranno a Rochester.
In auto ci vuole circa 1 ora e mezzo (ci sono diversi comodi parcheggi nella zona centrale ma se andate durante il festival, può diventare un pò complicato parcheggiare).
Ciao Simona, ti ringrazio molto per questo post perché non sapevo di Rochester e l’ho trovata davvero affascinante. Di Dickens ho visitato con grande soddisfazione la casa di Londra. Che dire? Con lui è immediato respirare aria di vecchia Inghilterra e sentirsi un po’ “vittoriani”. Grazie, ancora, Daniela